Anche un piccolo ma deciso cambio di direzione durante una sequenza di movimenti può determinare la rottura del crociato, che si verifica più facilmente di quanto si pensi! Ad esempio a causa di un movimento per evitare l’avversario durante una partita di pallamano o di basket. Ecco un tipica situazione di rischio! La maggior parte delle lesioni al crociato sono dovute a dinfortuni sportivi ma possono verificarsi anche nella vita quotidiana. Dolore, gonfiore e instabilità funzionale dell’articolazione del ginocchio rappresentano i sintomi tipici. Il trattamento dipende da quale dei due legamenti crociati si è rotto e dalla presenza o meno di altre lesioni all’articolazione del ginocchio. In molti casi, il trattamento prevede ginnastica riabilitativa, tutori o ortesi, potenziamento muscolare mirato e medicinali antidolorifici. In alcuni casi si rende necessario anche l'intervento chirurgico.
Cause della rottura del crociato
Vi sono due legamenti crociati in entrambe le articolazioni delle ginocchia, uno anteriore e uno posteriore, che collegano il femore con la tibia. In caso di rottura del crociato (o crociato rotto), uno dei due legamenti crociati del ginocchio è lacerato o parzialmente lesionato. Una caduta o un incidente possono comportare chiaramente anche la lacerazione di entrambi i crociati. Le cause più frequenti sono rappresentate da incidenti stradali o infortuni sportivi. Il crociato anteriore si lacera spesso in seguito a movimenti improvvisi o frenate brusche, nei quali il ginocchio è piegato e vi è una leggera posizione a X delle gambe, con contemporanea rotazione esterna (sollecitazione in valgo). Questo tipo di infortunio è particolarmente frequente nello sci e nel calcio, ma anche in altri tipi di sport che utilizzano una palla e prevedono repentini cambi di direzione.
La rottura del crociato posteriore è invece maggiormente legata all’azione di forze esterne, ad esempio quando il ginocchio piegato viene colpito da un avversario o dal cruscotto di un auto in un incidente stradale. Questo movimento provoca lo stiramento del crociato posteriore ed una sua eventuale lacerazione. Solitamente subiscono danni anche altre strutture dell’articolazione del ginocchio. Una rottura del menisco posteriore è molto più rara rispetto a quella del menisco anteriore.
Sintomi della rottura del crociato
Nel momento in cui il crociato si rompe, si sente un rumore secco, simile a uno scrocchio. Il ginocchio si gonfia rapidamente e i dolori sono forti. Dopo un breve periodo, i dolori si attenuano per poi solitamente riacutizzarsi in condizione di sforzo. Se si tenta di camminare, il ginocchio è instabile e cede lateralmente. Non è possibile né distendere né piegare la gamba. Può inoltre formarsi un ematoma, a volte anche in un secondo momento. Nonostante tutti questi sintomi, la rottura del crociato non viene sempre notata immediatamente: una camminata instabile e zoppicante renderà però poi evidente il cedimento dell’articolazione del ginocchio. Vi sono inoltre pazienti che, nonostante il crociato rotto, mantengono un ginocchio funzionalmente stabile. I cosiddetti “coper” riescono a compensare muscolarmente il deficit strutturale. I cosiddetti “non-coper” non riescono invece a compensare tale deficit e, in seguito alla rottura del crociato, l’articolazione del ginocchio risulta funzionalmente instabile. La rottura del crociato anteriore viene definita anche “LCA”, quella del crociato posteriore “LCP”.
Primo soccorso
Le prime misure dopo la rottura del legamento crociato sono l'alto posizionamento della gamba, l'applicazione di una benda di pressione e il raffreddamento della regione dolorante.
Diagnosi: crociato rotto
La diagnosi viene effettuata sulla base dei disturbi descritti e di vari test fisici. Grazie ai cosiddetti “test del cassetto”, il medico può ad esempio valutare se il crociato interessato è quello anteriore o posteriore. Se piegando il ginocchio la tibia si sposta in avanti oltre un certo limite, proprio come un cassetto, è il crociato anteriore ad essere rotto (test del cassetto anteriore). È invece il crociato posteriore a essere rotto se il test rivela una traslazione posteriore della tibia (test del cassetto posteriore). Per confermare la diagnosi ed escludere ulteriori danni all’articolazione del ginocchio, si utilizzano anche immagini radiografiche e la risonanza magnetica tomografica (RMT). Sono rari i casi in cui viene effettuata un’endoscopia dell’articolazione del ginocchio (artroscopia) a mero scopo diagnostico. Viene solitamente presa in considerazione come opzione terapeutica di supporto durante un intervento chirurgico, ad esempio in caso di sostituzione del crociato rotto.
Terapia in caso di crociato rotto
Il trattamento di un legamento crociato rotto mira ad alleviare i dolori, a stabilizzare l’articolazione del ginocchio e a ripristinarne la funzionalità.
La scelta del metodo terapeutico dipende dall’entità della lesione e dal grado di attività sportiva. In caso di rottura del crociato posteriore e di attività sportiva ridotta, un potenziamento muscolare mirato può essere sufficiente ai fini di stabilizzare l’articolazione del ginocchio. Durante tale fase, è possibile indossare speciali ortesi per lo scarico e la stabilizzazione dell'articolazione del ginocchio.
Un intervento chirurgico viene solitamente effettuato in caso di rottura del legamento crociato anteriore e in pazienti particolarmente sportivi, solitamente nelle 4-6 settimane successive all’incidente. Dal momento che la sutura del crociato rotto non porta spesso i risultati sperati, il crociato viene sostituito tra rotula e tibia (tendine rotuleo) con una porzione di tendine rotuleo o di tendine dei muscoli ischiocrurali. Dopo l’intervento si esegue ginnastica riabilitativa per un potenziamento mirato della muscolatura della coscia. È necessario evitare un carico completo del ginocchio per circa 6-12 settimane: in questo caso si consiglia un’ortesi di ginocchio specifica per offrire ulteriore supporto all’articolazione.
Stabilizzazione dell’articolazione del ginocchio in presenza di crociato rotto
Dopo un intervento al ginocchio, la relativa articolazione può risultare ancora molto instabile. In caso di dolori persistenti all’articolazione del ginocchio o in seguito ad intervento chirurgico, le ortesi per il ginocchio possono contribuire alla stabilizzazione dell’articolazione, agevolando quindi il processo di guarigione. SecuTec® Genu è un’ortesi funzionale che stabilizza esternamente l’articolazione del ginocchio. È prodotta in una lega di materiali leggera ma al tempo stesso robusta. Le morbide imbottitire in microfibra traspiranti che rivestono internamente l'ortesi, vanno a contatto con il corpo e garantiscono comfort e sostegno sicuro per la gamba.Indossare SecuTec® Genu è semplice e indolore: l’ortesi del ginocchio viene indossata posizionandola frontalmente, evitando così di dover piegare il ginocchio per infilarla.Per ritrovare la sicurezza e la mobilità quotidiana, SofTec®Genu unisce comfort eccellente a perfetta funzionalità, combinando il benefico compressivo dei tutori all'effetto stabilizzante delle ortesi. Questa ortesi per il ginocchio possiede snodi laterali “intelligenti” che si adattando autonomamente all’asse di rotazione individuale. Il carico sul ginocchio viene minimizzato ed i dolori vengono alleviati. Anche per gli atleti professionisti questa ortesi rapprensenta quindi un efficace supporto per una pronta guarigione.